Con la Z, termina la pubblicazione del Dizionario autocritico della militanza, iniziata sul blog lo scorso 22 aprile, con l’introduzione, e pubblicato su Laspro nel numero 32. Qui l’intero dizionario, che intanto ha avuto anche una sua dimensione live, durante i reading.
Z – ZINE
Una volta c’erano le fanzine e sono ancora vive e vegete. Tutto è cominciato negli anni Sessanta con la rivoluzione del DIY. Le prime, quelle storiche, sono le più punk. Il linguaggio e i materiali sono essenziali: carta, collage, penne, colori, colla, spillatrici e forbici. Quanto basta per creare, impaginare e distribuire come si può. La controcultura in ogni angolo del pianeta si esprime così e non ha mai smesso di farlo. Controinformazione e creatività, due C, come in Creative Commons, i contenuti e il contenitore sono liberi, autoprodotti. Adesso ci sono anche le e-Zines ma la carta regna, perché ha un odore che nessun chip potrà mai sostituire. Anche Laspro è a suo modo una fanzine.
Smanettiamo le nostre teste per due mesi, ci scriviamo una media di 30 mail al giorno per assemblare ogni numero, poi lo finanziamo con i reading e gli abbonamenti, distribuiamo come possiamo e accogliamo contributi di scrittori, illustratori e fotografi. Facciamo quello che possiamo con cuore, incoscienza e ironia.
Abbiamo finito co’ ‘sto Dizionario? Possiamo andare in stampa adesso? Daje!