[Dizionario autocritico della militanza] F – Fraternité

Pubblichiamo, lettera dopo lettera, il Dizionario autocritico della militanza, uscito su Laspro numero 32 (aprile/maggio 2015). Qui l’introduzione. Se vi ci riconoscete, lo contestate, se volete proporre o scrivere altre voci del Dizionario, commentate o scrivete a lasprorivistaletteraria@gmail.com.

Illustrazione di Alex Lupei

Illustrazione di Alex Lupei

F – FRATERNITÉ

Io che prendo i mezzi lo so. Io capisco. Bangla, zingari, curdi, neri, afgani, palestinesi. Insomma, quelli che hanno visto oceani di merda lì da dove vengono, quelli che qui, nella mia città, cercano disperatamente la dignità. E la dignità è possibile solo attraverso la solidarietà. E la fratellanza. Voi siete tutti frate’, ma proprio tutti. Io vi vedo, io capisco. Tu sei frate’, pure tu, ma pure quell’altro. Noi manifestiamo pure per voi, perché siete tutti frate’. Lottiamo, alziamo la voce, pure per voi, perché noi siamo internazionalisti. Noi siamo per la fratellanza tra i popoli sfruttati. Soprattutto i bangla. Li pigliano sempre in giro perché dicono che so’ brutti e passivi. Ecco, io lotto soprattutto per voi, perché siete frate’. Però, che resti tra di noi, una cosa ve la devo dire, cari bangla frate’. Perché mi dovete cacare il cazzo al semaforo? Perché mi dovete per forza vendere quelle rose sbriciolate di merda quando io mi sto facendo l’aperitivo all’isola pedonale del Pigneto, da vero rivoluzionario? E poi ‘sto cazzo di curry non riuscite proprio a togliervelo di dosso? Scusa frate’, ci vediamo alla manifestazione. Ciao frate’. Bella frate’.

 

Lettera precedente: E – ELEZIONI